Cancion : Verne Artista : Eldomino Album : Anima Explicit Url : https://www.letras10.co/letra-verne-de-eldomino [Hook] Non ci sono scuse, tocco cervelli a mani nude, giri di parole, congetture Vivessi come vetro, saprei cosa c’è dietro, annullo le paure, paure Zattere di carta, fare sogni da fermi, non serve non serve non serve L’aria gelida da oriente, si sente, la mente è il cuore del mio viaggio, Giulio Verne [Verse 1] Ingoio belve, le risputo sempre La riassumerò così: Halka-Selzter Praticamente io tiro controcorrente Pallone in faccia, mi sale la febbre, aromantico Centerbe La vedo ardua, gente Viaggio poco in verità, lo dico apertamente Svarionato da sempre, nel buio sopravvivo di riflessi, sì, catarifrangente Di notte, ombre con un fare familiare e pare che tutte seguano me Che cazzo c’esco a fare Far West fra lampioni e addobbi di natale Strade asfaltate luccicano e a me mi pare il mare E allora nuoto e mi tuffo Anzi prima mi tuffo e poi nuoto, scusa, l’ordine è casuale C’è che mi piace quando tutto tace Sulla brace i miei pensieri fondono le gradinate E se mi ci stendo su, e il fuoco non lo sento più, un fachiro ad orecchie mozzate Cresce l’ansia e mi dispiace quando sento qualcuno andar via, amore, fortuna non vivo a Linate Fortuna che sono nottate predestinate, poeta vate come Mallarmè Per questo appena avverto un dissesto, io sterzo Non saltano nervi nè coronarie Gabbiano di città, va da sé Nel buio sbatto contro i pregiudizi dei fantasmi, uguali a voi in verità Bidoni colmi dentro e fuori, come scogli vi sorvolo per necessità Benché sia già notte da un po’, mi affido alla luna che è l’unico aiuto che ho Lo so, la vita è una fiera domenicale e non ti dico il freddo, lascia stare [Hook] Non ci sono scuse, tocco cervelli a mani nude, giri di parole, congetture Vivessi come vetro, saprei cosa c’è dietro, annullo le paure, paure Zattere di carta, fare sogni da fermi, non serve non serve non serve L’aria gelida da oriente, si sente, la mente è il cuore del mio viaggio, Giulio Verne [Verse 2] Giro la testa prima qua poi di là, Wimbledon Ma le idee scappano là e poi di qua Mai d’accordo col mio tono di colore, sarà l' indaco? Chi lo sa, mischiato col buio non si vedrà Pensavo al sonnambulo, merda che vita fa? Un po’ come un folle, gira a folle per la città Come la mia funivia d’amore, si sa La prima vera neve a primavera, Dalidà Di notte, donne con un fare minaccioso e oso, guardarle male, ho visto l’odio e c’hanno il volto ombroso Non c’è modo di alzare il volume a sto coso, il cuore mio lo sento sempre meno bellicoso Bello cosa, bello un cazzo, animo ferroso Il mio riflesso su una Golf passa mostruoso Ho il volto di chi non dorme più, come Christian? No, come una mamma sveglia per il suo moccioso Mo ce lo so e il borderò lo firmerò col Vermut Mi immagino zombie stare in piedi a stento Osservo con l’acume di un vecchio scout, che ha come sagoma l'eco dell’universo Wow, il suo ricordo non mi tenta, questo è il mio viaggio, questa è la mia testa Ti vedo ben delineata in mezzo alla tempesta A tutto il sangue che c’ho perso, sembra Sectumsempra La strada come l’ho presa l’ho persa, la mantide non prega, la mantide pensa A come darti tutto e a rubarti l’essenza Al centro di sta piazza che mi pare immensa Benché sia già notte da un po’, mi affido alla luna che è l’unico aiuto che ho Lo so, l’amore è una fiera domenicale e mai che faccia un affare [Hook] Non ci sono scuse, tocco cervelli a mani nude, giri di parole, congetture Vivessi come vetro, saprei cosa c’è dietro, annullo le paure, paure Zattere di carta, fare sogni da fermi, non serve non serve non serve! L’aria gelida da oriente, si sente, la mente è il cuore del mio viaggio, Giulio Verne! ========================== Letra descargada de Letras10.co ==========================