Cancion : Il sulografo e la principessa ballerina Artista : Lo Stato Sociale Album : L'Italia peggiore Url : https://www.letras10.co/letra-il-sulografo-e-la-principessa-ballerina-de-lo-stato-sociale [Testo di "Il sulografo e la principessa ballerina"] Parole, parole, parole Soltanto fiumi che vanno da sole Che non so afferrare Che è facile dirle senza pensare e guardare altrove Le luci del palco mi fanno sudore Il tuo sguardo vergognare forte Conosci un altro modo per fregare la morte A parte le brutte canzoni da parafrasare? Ho le gambe imbranate, il fumo alle tempie Come un toro ubriaco di cocktail da tonici Se ti avessi sfuggito non l'avrei fatto Sembrava ieri, sembrava adesso Sembrava lo stesso di quando bambino Aggrappato alle nuvole chiedevo un passaggio per un mondo fragile Invece rimango inchiodato ai tuoi occhi, inediti Infilzati nei miei come banderillas Come corde di rame che portano di ritorno la corrente E una carovana di equilibristi sloveni ubriachi brinda al nostro incontro Sbagliandosi lungo le corde tesissime elettriche Chiudi che c'è corrente Che io giuro che smetto di bere Che tua madre ti vorrebbe dal parrucchiere Che tu dici che hai solo i capelli crespi Che tanto lo sai di avere il potere di essere qualsiasi, ma non lo usi E ritorni a guardare ogni volta che mi tiri un baffo con il pensiero E sei un maledetto chirurgo E io un malato di sudore dai fari che mi tornano a scaldare In mancanza della tua mancanza Che gli altri tornano a guardare me Che non so più che cosa cantare, davvero Mi porti lontano Mi porti a guardare il cielo cadere A bruciare un contratto A fumare la vertigine sui pali della luce Mi dici: "Mi piace sentirti parlare, dire le cose Che sono vere anche se sono dei luoghi comuni" E allora capisco che non sono nei buoni Per nulla migliori di una serie televisiva adolescenziale Che il punto non è dire la verità, ma dirla male E allora te lo voglio dire Senza dirla per luogo comune Che la violenza sulla violenza è una buona ragione Che più volte ho pensato di voler sparare Che il coraggio non ce l'ho, altrimenti non sarei bravo a parole Che si scrive per non leggere e si parla per non ascoltare E la democrazia è questa cosa qui, non un'altra ideale E ha rotto i coglioni e odio cantare E odio i cantanti che fingono di piangere E gli attori che fingono di arrossire E se canti a squarciagola una mia canzonetta Sospetto che tu non abbia di meglio da dire, o da scopare Odio la musica balcanica ai capodanni E quella giacchetta la odierei se avessi un po' di gusto Un po' di interesse per il vestire Ma forse sono solo stanco delle persone, dei cani Delle puttane che piangono sui giornali Dei giornalisti che ne fanno eroine Dei referendum a ricatto nelle fabbriche Dei padroni che esistono ancora E pure gli operai, i proletari, i tiranni, le guerre, le stragi di stato L'amianto, la repressione, lo squadrismo della nostra polizia statale L'avresti mai detto per luogo comune che avresti Vissuto nella stessa sbilenca mezza stagione Che ti ha portato in coda con altre persone A firmare un assegno di disoccupazione In mezzo al trionfo di un grande Paese industriale? Ma tu torna a ballare, balla come non esistesse alcuna speranza Come la luce di una bottiglia di notte nel mare Nuova stella polare per un battello etilico nella grazia tentennante e perduta Che mai giuro ci avevo pensato Che mai giuro mi sarebbe capitato Di avere paura del mare al punto da scegliere di annegarci Per togliermi il pensiero Che poi, la scelta la fai tu Tirandomi un baffo Con un pensiero non sempre intelligente Ma profondo come il relitto che È il mio ottimismo in alta stagione balneare Ti ho toccato il culo e abbiamo riso Il tuo culo frega la morte al tavolo in trattative con la felicità Vorrei fosse il mio sindacato Vorrei non averti mai baciato Vorrei non aver detto questa cosa Vorrei averlo sempre fatto Tu vendi la droga, io neanche bevo il caffè Un matrimonio consumato tra un sulografo e la principessa ballerina E mi lasci contro il muro Come un arrampicatore sociale qualsiasi Sì, ti ho sognato Sì, l'ho rifatto Lo rifarò Che non so come sia capitato, lo giuro Ma ti amo, lo giuro, che davvero Che lo so che sono un bugiardo, davvero Ma davvero ti amo e vaffanculo Che una verità per luogo comune Di nuovo me l'hai fatta dire, ma è vera Ti amo e vaffanculo Ora mi sento più leggero ========================== Letra descargada de Letras10.co ==========================