Cancion : Pathos Artista : Pathos Album : Pathos Url : https://www.letras10.co/letra-pathos-de-pathos [Strofa] Dandoti il braccio ho sceso almeno un milione di scale Ora Lucifero sorride e mi blocca nel ghiaccio Quel tuo ventre di vetro dentro celava un umore letale Riscaldava le serate col suo freddo abbraccio Inverno lentamente mi cammina sulle membra Lui e Silenzio fanno a gara a chi prima mi smembra Vestito di stupore chiedi perché è gelido il mio cuore? Amico, senza amore siamo neve senza un sole In questa vita forse non saremo mai felici Noi che siamo nati per avere solo cicatrici Noi anime sfregiate che vaghiamo nelle notti Cuciamo i tagli del passato con i nostri sogni La luna tinge queste strade, tutto intorno tace Ho litigato con Morfeo, non conosco pace Non c'è una stella in cielo che non stia ridendo Di me che affogo, immerso nel solipsismo inverso Sui marciapiedi freddi le graziose della notte Sorridono in silenzio per promettermi una coltre Di respiri, ma il dolore è indissolubile Stanotte l'unico mio bacio andrà alla solitudine Un solitario è un pittore, non un folle o un eremita Dipinge nei suoi occhi il vero suono della vita Ed io proseguo, seguo il ritmo del mio polso Se ho le scarpe consumate è ché nervoso è il cuore in torso Fumo la terza sigaretta nell'inferno che m'aspetta Col coltello suo d'angoscia che perfora, che m'affetta Che costringe tra la gente piena d'oro e scevra di poesia Io per l'uomo ho sviluppato un'idiosincrasia L'umanità è una malattia, è in simbiosi con il male Finta democrazia spacciata per reale L'asfalto stanco bacia fazzoletti insanguinati Senzatetto menati, Stato e Dio li hanno dimenticati La Notte si allontana verso la sua antica tana Il Giorno disperato corre per sfiorarle i fianchi Sono due amanti che si cercano da sempre stanchi Che mai potranno amarsi sopra petali di lana Ed ora il cielo che si tinge rosso di dolore: Il crepuscolo è il pianto di un proibito amore Ed ora il vento greve e lento muove la rugiada Ora che il cielo è gelo congedo questa strada Entro in casa, dentro tutto è spento, scuro e morto Col volto smorto cerco un foglio che mi dia un po' ascolto Prendo la penna, chiudo gli occhi, voglio andare via La pistola che ho alla tempia si chiama poesia Premo il grilletto e giungo nell'Empireo del sentire Qui non c'è luce, solo fiumi di rose appassite Ne colgo una pregna del segreto respirato E la dono, con il cuore, a chi ha colto il segreto in Pathos [Outro] È curioso, io ho conosciuto Mallarmé ancora ragazzo, ancora scolaro... e mi battevo con i compagni, perché i miei compagni consideravano che era un poeta oscuro, come lo è difatti e... e non lo capivo neanche io ma c'era qualche cosa in Malarmeo che mi attraeva, c'era: sentivo che in quella poesia, in quella poesia intensa c'era un segreto e che la poesia è poesia quando porta il sé in segreto ========================== Letra descargada de Letras10.co ==========================